venerdì 19 ottobre 2007

In notturna

Di notte le persone appaiono diverse. Non c'è quella luce solare che rischiara la loro superficie e sono non pochi i lati nell'oscurità. La luce di un lampione può rischiarare i volti, ma è difficile vederli bene. E' proprio questo il bello. Di notte assistiamo ad una metamorfosi di noi stessi, degli amici, dell'individuo che passa e poi va. E ci sentiamo più liberi, come se ora, nascosti dai raggi di un sole troppo invadente, potessimo toglierci la maschera che ci protegge da esso. E una volta caduta la maschera rimaniamo solo noi. E la notte.

giovedì 18 ottobre 2007

Nella mia libreria




Uno dei primi elementi che ho messo in questa pagina è stato l'elenco dei miei libri preferiti. Come sicuramente avrete sentito in giro, basta dare un'occhiata alla libreria di una persona per capire che cosa le frulli nella testa, o quanto meno tentare di capire. Coloro che non possiedono una libreria tanto vale quindi annoverarli nella lista di persone sottoposte a lobotomia.
Non è mia intenzione mettermi qui a fare una carellata dei titoli riportati elogiando o biasimando i diversi libri. Non è la sede, ne il momento. Mi farebbe sicuramente più piacere che fossero presi in considerazione con un certo spirito curioso, quel tanto necessario a far dire a qualcuno "Magari questo lo leggo anch'io". Perchè uno dei problemi che assillano questa nostra società è la volontà di non investire parte del proprio tempo nella lettura. Non è presente nemmeno lo stimolo. Ciò è molto grave. Non dovremmo quindi poi lamentarci della condizione di ignoranza diffusa nella quale ahimè siamo costretti a vivere. Da gente abituata a tenere il cervello in un comodo barattolo sul comodino non si può pretendere chissà che cosa. La stessa situazione si ha anche nel caso di quei lettori indegni di portare tale nome. Più di una volta ho dovuto chiudere gli occhi di fronte a certi titoli. Non voglio fare cattiva pubblicità quindi taccio sulla questione, ma basta farsi un giro nel reparto " letture di consumo" di qualsiasi libreria per capirsi.
Per mio gusto personale e anche per una certa ambizione, io stesso ho deciso di scrivere un romanzo. E' stato ultimato da poco, ma già è in fase di ampliamento. Una delle sue bellezze risiede nel fatto di non fare riferimento agli stereotipi letterari inseriti in quello che dovrebbe essere un piacere: il leggere. Infatti ho puntato molto sulla sua versatilità, perchè fosse un agile strumento di intrattenimento, proprio come diceva Marziale:
Si nimius videor seraque coronide longus
esse liber, legito pauca: libellus ero.
Terque quaterque mihi finitur carmine parvo
pagina : fac tibi me quam cupis ipse brevem.
Non sono un vocabolario latino, quindi lascio a voi la traduzione (un incentivo in più per solleticare la vostra curiosità). E dopo questa pubblicità occulta alla mia produzione artistica, ritengo giusto assentarmi. Altri impegni mi chiamano a gran voce.

mercoledì 17 ottobre 2007

L'imbarcazione è stata varata



Adesso ho messo un pò di ordine sulla mia imbarcazione. Certo, mancano ancora i ritocchi, ma quelli veranno con il tempo. Ero impaziente di vararla e dunque m sono dovuto sbrigare. Ma chiunque salirà a bordo avrà il piacere di scoprire curiosità e interessarsi a cose che prima non osservava neanche. Il bello di avere un sottomarino è questo. Si possono raccogliere tantissime bellezze in fondo al mare per poi condividerle con chi lo desidera. Presto coloro che si intratterranno sulla mia imbarcazione scopriranno che ho fatto mia la massima schopenhaueriana: "Io non ho scritto per gli imbecilli. Per questo il mio pubblico è ristretto.".
Invito quindi gli eventuali rientranti nella categoria a non tentare nemmeno un passo sopra il mio ponte. Sarebbe fatica sprecata per loro (e poi dovrei mettermi pure a pulirlo...non se ne parla). Per quelli invece che si sentono uomini e donne nell'accezione più pura del termine, rivolgo un invito caloroso. L'avventura è fatta per gente come noi. Non dobbiamo fare altro che viverla.

Mirando l'oceano

A volte può essere bello distaccarsi un pò da tutte le cose del mondo alle quali siamo legati, ritirarsi come su un sottomarino e da lì osservare con curiosità. E vagare, vagare per esplorare abissi sconosciuti. Lasciarsi trasportare dalle correnti per scoprire anfratti spettacolari e profondità ricche di tesori. Poi, dopo tutto questo, tornare in superficie, tra gli uomini. Ma ogni viaggio che ci porta lontano da loro è impagabile.